Porto di Gioia Tauro 2024
Ingegneria Marittima e Portuale »
Consolidamento - Adeguamento sismico - Ristrutturazione banchine. Progetti di fattibilità tecnico-economica - definitivi - esecutivi.
Banchina di Ponente lato Nord. Progettazione definitiva ed esecutiva.
INTERVENTO
Il progetto della Banchina di Ponente lato Nord prevede il completamento del contorno del bacino portuale in un tratto costituito per buona parte da una spiaggia per una lunghezza di circa 325 m.
Il nuovo banchinamento di ponente deve avere i seguenti requisiti tecnici e rispondere alle seguenti prestazioni:
- fondale -17,40 m da l.m.m (-17,00 m da l.min.m. );
- quota di banchina a +3,00 m da l.m.m. (+3,40 m da l.min.m.);
- sovraccarico di banchina pari a 40 kPa;
- bitte da 1000 kN ogni 25 m;
- vita nominale dell’opera 50 anni;
- classe d’uso II;
- idoneità all’utilizzo futuro della banchina con gru semoventi con peso a pieno carico di 500 t.
La soluzione strutturale individuata è costituita da una paratia ancorata in acciaio.
La banchina di Ponente lato Nord Est avrà lunghezza di 385,50 m . L’intervento da realizzare è costituito da un segmento rettilineo principale (Tratto principale) di circa 325 m, da un segmento di circa 60 m a sud che viene realizzato in sovrapposizione al banchinamento G esistente (Segmento sud) e dal risvolto di chiusura che collega il nuovo allineamento al tratto G esistente (Tratto di chiusura sud).
Le caratteristiche salienti della soluzione strutturale adottata sono:
- palancolato combinato palo tubolare / AZ, con palo tubolare ø1829 spessore 20 mm, interasse circa 3,29 m (precisamente 3,293 m), esteso da +0,40 a -30,00 m su l.m.m., svuotato e riempito con calcestruzzo magro C8/10 da -2,50 m a -25,00 m da l.m.m., con calcestruzzo strutturale C35/45 da -2,50 m a 0,40 m da l.m.m. e palancola intermedia tipo AZ26-700 estesa fino a -22,40 m da l.m.m.;
- barra di ancoraggio orizzontale M110, con diametro effettivo ø100mm, tipo ANKER ASF 500 ad interasse i=3,29 m, disposta in asse alla palancola intermedia AZ;
- blocco di ancoraggio in calcestruzzo armato, di forma rettangolare, con base b = 3,00 m posta a -2,50 m da l.m.m. ed altezza di 4,50 m (da -2,50 a +2,00 m su l.m.m.).
Lavori di resecazione delle banchine di ponente tratti G-H-I. Progettazione definitiva.
INTERVENTO
L’intervento, che va ad interessare l’intera estensione dei tratti G-H-I delle banchine di Ponente, si rende necessario per permettere il sorpasso nel canale portuale delle “navi madri” in presenza, in banchina di Levante lato Nord, di navi di grandi dimensioni, al fine di rendere funzionale anche il tratto D della banchina di Levante a –17,40 m.
La resecazione delle banchine comporta l’attuazione di un intervento di dragaggio di circa 1.000.000 mc; si prevede il conferimento delle sabbie dragate, previa nuova specifica caratterizzazione, a ripascimento della spiaggia antistante il porto al fine di ripristinare gli equilibri costieri.
L’intervento è completato dalla realizzazione, al termine del segmento finale verso sud del tratto I, di un nuovo fronte di ormeggio riservato ai rimorchiatori che operano nel porto.
Il nuovo banchinamento di ponente, avrà i seguenti requisiti tecnici e risponderà alle seguenti prestazioni:
- fondale -17,40 m da l.m.m., quota di banchina a +3,00 m da l.m.m.;
- sovraccarico di banchina pari a 40 kPa, bitte da 2000 kN ogni 25 m;
- vita nominale dell’opera 50 anni, classe d’uso II.
La soluzione strutturale adottata consiste di una paratia ancorata in acciaio, caratterizzata da un minor costo a metro lineare e da minori tempi di costruzione rispetto a possibili soluzioni alternative quali il banchinamento a giorno su pali o i diaframmi in c.a. ancorati. Nell’ambito del progetto sono previsti:
- la intera resecazione degli esistenti tratti di banchina G, H, I, da ottenersi attraverso la demolizione sia a terra sia subacquea delle strutture in c.a. che costituiscono il corpo dei banchinamenti, lo scavo dei terrapieni ed il dragaggio delle sabbie poste a tergo dei muri di sponda;
- il dragaggio dei fondali antistanti la nuova banchina;
- il banchinamento del segmento finale verso Sud del tratto I, costituito attualmente di un’opera a scogliera, attraverso il salpamento parziale della scogliera esistente, la realizzazione di una berma di imbasamento e la posa di cassoni in c.a. prefabbricati a piè d’opera, completati da una sovrastruttura in c.a. gettata in opera; il fondale al piede della banchina è previsto a quota –7,00 m dal l.m.m.
Ristrutturazione banchine Ro-Ro tratto E e realizzazione banchinamento a tergo del II Ro-Ro. Progetto di fattibilità tecnica ed economica.
INTERVENTO
L’intervento prevede la realizzazione di un dente di attracco al fine di consentire maggiore e piena funzionalità allo scalo marittimo di Gioia Tauro, adeguando gli accosti per navi Ro-Ro agli ultimi standard delle navi Ro-Ro e Ro Pax che scalano il porto. Il nuovo dente di attracco avrà i seguenti requisiti tecnici e dovrà rispondere alle seguenti prestazioni:
- fondale -16.00 m da l.m.m , quota di banchina a +3,00 m da l.m.m.;
- sovraccarico di banchina pari a 40 kPa, bitte da 500 kN ogni 25 m;
- vita nominale dell’opera 50 anni, classe d’uso II.
Lungo la banchina E, il nuovo dente di attracco è realizzato con una struttura a giorno con il fondale al piede pari a -16.00 m s.l.m.m. costituita da:
- n.34 pali trivellati di c.a. di diametro Φ1500 con quota di infissione -34.50 m s.l.m. e con la quota testa palo alla +0.70 m s.l.m. ad esclusione dei pali di bordo (n.5) afferenti allo scivolo di ormeggio la cui testa palo è a quota +0.20 m s.l.m.m.;
- un impalcato realizzato con un graticcio di travi prefabbricate e soletta di c.a..
L’intervento è completato dalla ristrutturazione dei Ro-Ro esistenti lungo la banchina E; le rampe per i portelloni delle navi vengono pertanto ampliate fino alla larghezza di m 32,00, attraverso la demolizione conservativa della trave di bordo in c.a. esistente, preservandone l’integrità strutturale.
Lavori di consolidamento ed adeguamento sismico delle banchine di Levante tratti A – B – C. Progetto di fattibilità tecnica ed economica.
INTERVENTO
L’intervento in oggetto consiste nell’adeguamento strutturale delle attuali banchine ai requisiti prestazionali richiesti dalla Normativa antisismica vigente. Si tratta pertanto di un intervento di messa in sicurezza delle banchine. Gli interventi strutturali integrativi non modificano la conformazione delle attuali banchine in termini di allineamento, lunghezza, profondità dei fronti di accosto; essi, al fine di ottimizzare l’impegno delle risorse finanziarie della Stazione Appaltante, sono dimensionati per futuri eventuali approfondimenti del fondale sino a q. -18,40 m dal l.m.m., non previsti nell’ambito del presente progetto che non contempla interventi di dragaggio.
L’area dell’intervento in progetto ricade nella porzione mediana del bacino, lungo le Banchine di Levante denominate “A”, “B”, “C”. I tre tratti di banchina si estendono per una lunghezza complessiva di 1895m così suddivisa:
- tratto A, di lunghezza 783 m;
- tratto B, di lunghezza 457 m;
- tratto C, di lunghezza 645 m.
Le Banchine di Levante tratti A-B-C dovranno avere i seguenti requisiti tecnici e rispondere alle seguenti prestazioni:
- fondale di progetto -18.40 m da l.m.m, quota di banchina a +3,50 m da l.m.m.;
- – sovraccarico di banchina pari a 40 kPa, bitte da 2000 kN ogni 24 m;
- – vita nominale dell’opera 50 anni, classe d’uso II.
La sezione di progetto prevista è stata calibrata al fine ridurre al minimo le demolizioni delle strutture esistenti. Considerata la complessità geometrica dell’attuale banchina le nuove opere andranno a collocarsi armoniosamente tra quelle esistenti. In particolare, gli elementi costruttivi che costituiscono le nuove strutture sono:
- setti in calcestruzzo armato a ridosso dei diaframmi a “T” esistenti, aventi la funzione di rinforzo dei diaframmi esistenti in vista dell’approfondimento dei fondali. I nuovi setti sono comunque dimensionati in modo da resistere alle azioni di progetto in condizioni sismiche anche ipotizzando la rottura dei diaframmi esistenti. I setti hanno sezione pari a 2,5m x 0,8m e interasse pari a 3m fino a una profondità di -33,00 m dal l.m.m.. I nuovi setti sano collegati alle strutture esistenti inghisando adeguatamente nei getti esistenti dei perni e delle armature con funzione di ripristino della continuità strutturale e rispristinando al termine della loro realizzazione la soletta in c.a. esistente;
- tiranti passivi necessari a fronteggiare le azioni orizzontali agenti sul banchinamento, nei termini sia di sollecitazione che di spostamenti. I tiranti, posti ad interasse i = 3,00m, sono realizzati mediante iniezioni ripetute e selettive (IRS), eseguite entro una perforazione D = 300 mm inclinati, 30° rispetto l’orizzontale. La lunghezza complessiva è di circa 38m. I tiranti sono composti da barre tipo GEWI plus in acciaio S670/800 Ø75mm. Tale sistema va a sostituire nel funzionamento l’attuale sistema di contrasto formato dal cavalletto di pali e dal setto lato terra che rimarrà comunque in funzione.